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Notturno splendente

Non è detto che la notte sia sempre solo buia e, quindi, spaventosa, eppure così, spesso, è nell’immaginario infantile: durante il giorno ogni cosa ha una sua spiegazione ed un suo motivo d’essere, ma di notte tutto assume un aspetto non rassicurante, incerto e sconosciuto.

Tanto più per il bambino che, ancora piccolo e quindi fortemente preda del proprio mondo fantastico, difficilmente riesce a distinguere la realtà dall’immaginazione, specialmente nell’oscurità.

Ma che cosa è la notte se non “l’altra faccia del giorno”?!

Le cose rimangono sempre le stesse,  non cambiano, e così anche i sogni non devono diventare incubi.

E’ stato nostro intento affrontare con i bambini questo argomento, spesso non tenuto abbastanza in considerazione, in quanto si tende ad accomunare le paure notturne dei piccoli con la loro immaturità, eppure quanti adulti vivono ancora con un senso di disagio il loro rapporto con il buio, forse perché, proprio da bambini, non hanno potuto esplicitare le proprie inquietudini, non potendo esprimere liberamente per sciogliere così quei nodi “oscuri” che ancora, talvolta riaffiorano.

Non abbiamo voluto svolgere un percorso psicoanalitico, ma abbiamo cercato di rendere la notte, con tutti i suoi aspetti misteriosi, un normale momento del nostro quotidiano.

Siamo partiti  dalla differenza fra giorno e notte, incentrando l’attenzione sul tramonto, da lì il momento di andare a dormire, caratterizzato dalla consuete routine e dalle favole della Buona notte, per trattare, quindi, della vita notturna dei luoghi, degli animali e delle persone.

In seguito abbiamo spostato il nostro interesse sui sogni e gli incubi, per poi … risvegliarsi all’alba!

Nel viaggio abbiamo analizzato anche il sistema solare, parte integrante del percorso notte/giorno.



 

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